NICHOLAS GUIDO

Nasce a Milano nel 1996, dall’unione di due genitori che si sono dichiarati amore pochi anni prima. Sin da piccolo, viene avvicinato sempre più alla lettura, soprattutto da parte della madre e della madre della madre. Vince diversi concorsi di lettura comunali, tant’è che, inizialmente, prende la lettura come un gioco e i personaggi delle letture come fossero suoi amici. Crescendo comprende il carisma e l’importanza che i classici della letteratura, soprattutto inglese, americana e italiana, hanno sulle esperienze della sua vita. Inizia a studiare danza quando ha cinque anni e continuerà fino alla matura età. Nel 2014 vive a New York l’esperienza di Broadway e di molte compagnie di danza, vincendo delle borse di studio. Dopo il conseguimento della maturità a pieni voti, si trasferisce a Roma per procedere con gli studi di danza con Enzo Celli, un coreografo italiano che lavora a New York. Nel 2016 diventa danzatore professionista presso la compagnia di danza contemporanea ceca Dejà Donné, portando in scena diversi spettacoli nei teatri italiani. Nel 2018 inizia a lavorare anche per il Balletto Nazionale Italiano, con cui si esibisce in alcune soirée. Terminata l’esperienza con la danza, nel 2020, inizia a buttarsi a capofitto nella ricerca di lavoro nei più disparati settori, partendo dai negozi di cosmesi, fino ai fast food, per approdare nel settore nel quale lavora attualmente, quello delle telecomunicazioni. Non ha ancora preciso cosa vorrebbe ottenere dalla vita, tant’è che cambia sporadicamente lavoro, perché insostenibile o non soddisfacente. Importante è stata la malattia con cui lotta dal 2014, la bulimia. Ha perso e preso peso, ricorrendo al vomito fino a dieci volte al giorno e a un’intensa attività fisica che arrivava a durare fino a dieci ore al giorno. Momentaneamente, è stabile, grazie anche alla funzionalità degli psicofarmaci. Sopravvive leggendo almeno due libri a settimana, i suoi autori preferiti sono quelli della Beat Generation, tra cui Burroughs, Ginsberg, Snyder. Ama molto la letteratura francese, da Sade, Colette, a Camus, Cocteau, Anaïs Nin, Beauvoir e Leduc. Apprezza molto la letteratura omosessuale italiana, tra cui Pasolini, Copi e Busi. Odia gli addii, preferisce essere il primo a chiudere una relazione, odia essere in torto, odia non sentirsi all’altezza nelle situazioni più disparate. Ha paura delle tartarughe, del mare profondo – sebbene sappia nuotare-, delle parole troppo lunghe e di ingrassare a dismisura. Ha studiato pianoforte per diversi anni, apprezza molto la musica classica e l’opera lirica, che affianca all’indie americana, inglese e italiana. Preferisce chiudere un libro a metà, piuttosto che leggerlo controvoglia; è spesso paradossale, ha un carattere da vero stronzo e non sopporta le persone ipocrite e senza spina dorsale.

I RACCONTI DI NICHOLAS